Quarant’anni di calciomercato alle spalle e di operazioni leggendarie da Maradonaa Baggio non gli hanno tolto la voglia di occuparsi e di parlare di pallone. Anche perché non è che i nomi di cui si occupa oggi Antonio Caliendo temano il confronto con quelli del suo passato. Ieri, per esempio, era a Torino per parlare con David Trezeguet,
di cui è il più fidato consigliere quando si tratta di decidere del futuro e per il quale ha tessuto gli ultimi rinnovi di contratto con la Juventus. E ragionava più generalmente della situazione bianconera, di cui non tutto gli quadra. In particolare il trattamento che viene riservato alla dirigenza. « Certo, la crisi che sta vivendo la squadra è grave, otto sconfitte in undici partite sono un’enormità, soprattutto se ti chiami Juventus, ma io vorrei spezzare qualche lancia a favore dei dirigenti, anche a costo di andare controcorrente e non partecipare al pubblico massacro. Per esempio, sapete qual è il colpo migliore del mercato invernale?»
Pandev all’Inter?
« No! E Il colpaccio è stato Candreva. la Juventus ha messo le mani su uno dei più brillanti talenti del calcio italiano e lo dico da modesto osservatore di pallone. Lippi, d’altra parte, non è uno stupido e se lo considera anche per i 23 del Mondiale una ragione ci
«Bettega è l’uomo che ha suggerito i migliori giocatori presi dalla Juve negli ultimi 15 anni. E’ un vero esperto e il suo ritorno è importantissmo»
sarà. Eppure c’è qualcuno che va in televisione per spernacchiare i dirigenti della Juve».
A chi si riferisce?
«Ai vecchi dirigenti che non mancano una trasmissione e attaccano i punti deboli, dimenticando sempre ciò che di buono ha fatto la nuova Juve. Per esempio, proprio ora, il ritorno di Roberto Bettega, che per me è fondamentale. La sua riservatezza fa sì che in pochi sanno che i colpi più importanti della Juventus degli ultimi quindici anni sono passati al suo vaglio, mentre c’era chi comprava uruguaiani,
«Candreva è il colpo più sottovalutato del mercato invernale.
I bianconeri hanno messo le mani su uno dei talenti più brillanti del calcio italiano»
pagandoli a peso d’oro senza che poi giocassero più di un paio di partite… Salvo poi andare in tv e fare il santone. E non scordiamoci Diego».
In che senso?
«Un altro che sento criticare a sproposito. Lasciatelo ambientare e non deluderà: è il campioni che tutti si aspettavano, deve solo riuscire ad esprimersi al meglio ».
Già, ma la crisi allora come si spiega?
« Per me è una questione mentale: io ho visto i giocatori sempre più spaventati e
«Non capisco i vecchi dirigenti che vanno in tv a disprezzare quelli nuovi. La nuova Juve sta facendo bene fra mille difficoltà. Criticare Diego è un’eresia»
meno sicuri di sé e la causa di questa paura è legata a vari fattori, dagli infortuni ai cambiamenti tattici…»
Pensa che Zaccheroni sia l’uomo giusto per la svolta?
« Penso di sì e sono molto ottimista dopo aver parlato con Trezeguet. David raramente mi confida cose di spogliatoio, ma mi ha detto che il nuovo allenatore lo ha impressionato e ha impressionato tutta la squadra per la sua preparazione. E’ andato oltre qualsiasi aspettativa e ha colpito molto i giocatori » .
«Trezeguet mi ha detto che la squadra è rimasta impressionata dalla preparazione di Zaccheroni. E’ andato oltre ogni aspettativa e ora c’è entusiasmo»
Come sta Trezeguet? E, soprattutto, cosa farà?
« David è concentratissimo sul suo rientro che penso che si stia avvicinando. L’ho visto bene, ha qualche chilo in più, ma in un decina di giorni tornerà al peso e alla forma giusta, ma decideranno medici e allenatore sul suo utilizzo».
E a fine stagione, che succederà?
« Non è questo il momento di parlarne, ora è importante che l’ambiente ritrovi vittorie e serenità. Comunque David ha un altro anno di contratto e al momento non vedo perché non debba rispettarlo
«David è concentrato sul suo rientro. L’ho trovato bene, tra poco sarà in forma. Il futuro? Non è il momento di parlarne e lui comunque vuole rispettare il contratto»
».
Qual è la sua impressione per il prossimo mercato della Juventus?
«Stanno lavorando moltissimo e stanno lavorando ogni giorno. Secco e Bettega sono in parecchie situazioni molto interessanti, le controllano e sanno quando intervenire e se intervenire».
Ma spenderanno ancora una cinquantina di milioni come nelle scorse estati?
«Secondo me sì, la cifra potrebbe essere fra i quaranta e i cinquanta milioni, anche perché sanno benissimo quali sono le responsabilità
«Baggio oggi varrebbe 150 milioni e forse giocherebbe in Spagna. Che nostalgia di quel calcio… Una battuta dell’Avvocato e stavi allegro una settimana»
che hanno nei confronti dei loro tifosi. Anche se non si faranno dissanguare per giocatori che non giudicano all’altezza della Juve. Putroppo oggi ci sono molte squadre che possono spendere e pochi campioni per cui vale la pena farlo: è tutto più complicato».
Era più facile quando lei orchestrava il trasferimento di Roby Baggio?
« Bei tempi! Se ci penso… Oggi Baggio costerebbe almeno 150 milioni di euro e probabilmente non giocherebbe in Italia, ma al Barcellona o al Real, dove Florentino Perez farebbe carte false per averlo. Ma attenzione, però, Roby seguiva il cuore e l’istinto, non bastavano tutti i soldi del mondo se lui non voleva andare da qualche parte».
Dei giocatori che ha assistito in passato chi le piacerebbe gestire ora?
«Boniek sul mercato attuale non lo venderei a meno di 45 milioni. Che giocatore! Tutti si ricordano di Platini, ma senza Zibì… Mi ricordo quando mi chiamò e disse: Antonio ha sentito che mi ha detto l’Avvocato Agnelli? Ha detto che sono un “bello di notte”, devo rispondergli. E io: per carità Zibì, all’Avvocato non si risponde. Lui insisteva, così gli consigliai: al limite usa una battuta, chessò, prova a dire: ma come, l’Avvocato mi ha visto nudo da qualche parte? Alla fine non ebbe il coraggio di pronunciarla. Meglio così. E pensare che Boniek stava per andare alla Roma».
Ci racconti…
« Ero in Polonia con i dirigenti della Roma, ma loro cercarono di fare i furbi e tagliarmi fuori e l’affare saltò. Mi chiamò Giuliano, ds della Juventus, che era in Germania e disse: Antonio, sto per comprare Briegel, ma se mi dice che Boniek si può ancora fare, mollo tutto e vengo lì. Risposi: vola! E Boniek finì alla Juve. Però che nostalgia di quel calcio, bastava una battuta dell’Avvocato per stare di buon umore per una settimana»
Fonte: Tuttosport